C'è un novità in questo 2015: Elia e Simone si sono lasciati prendere dalla passione per l'apicoltura: ebbene sì, avete capito bene, da quest'anno in azienda si "allevano" api; è così che questa primavera fra il leggere libri e l'informarsi da apicoltori ci siamo ritrovati in mezzo a arnie, smielatori, melari cera e quant'altro.
Per il momento le famiglie sono poche, solo 5, ma la passione la voglia di conoscere e imparare è tanta.
Possiamo dire che quest'anno abbiamo solo "sperimentato": l'obiettivo non è stato quello di produrre tanto miele ma di imparare tutto quel che era possibile sulla gestione delle arnie.
Un altro importante aspetto che volevamo valutare era se in una zona viticola come la nostra le api potessero soffrire dell'uso che si fa degli insetticidi: in viticoltura è obbligatoria la lotta allo Scaphoideus titanus: l'insetto vettore della Flavescenza dorata: fitoplasmosi che porta ad uno squilibrio fisiologico della pianta che smette di produrre e col tempo arriva alla morte.
I risultati sono stati positivi in quanto le api non hanno risentito dei trattamenti fatti; ciononostante, rimasti forse più sensibili a questo tema, abbiamo cercare di effettuare trattamenti in modo da limitare se non annullare gli effetti su questi insetti pronubi: sfalcio dell'erba nel vigneto e nelle zone limitrofe prima del trattamento per eliminare eventuali fiori che potessero attrarre gli insetti, entrare nei vigneti alle prime luci dell'alba quando gli insetti per le basse temperature rimangono ancora nell'alveare, e infine cercare di utilizzare prodotti a basso impatto su questi insetti.
P.S. Un po' di miele è stato prodotto, la quantità è irrisoria e quindi sarà destinato principalmente ad amici e parenti, ma chissà se fra un anno o due potremo pensare di iniziare a venderlo ;-)
Uno dei fiori all'occhiello della nostra azienda è il passito di Malvasia aromatica di Candia che trovate con il nome Parusia in etichetta.
Per ottenere il meglio dai nostri vigneti decidiamo di produrre questo vino solamente quando le condizioni dell'uva lo permettono. Nel 2014 non abbiamo raccolto la malvasia per il passito in quanto l'annata eccessivamente piovosa aveva portato ad avere uve danneggiate da muffe e marciumi che mal avrebbero sopportato l'appassimento al sole e avrebbero portato ad un prodotto di bassa qualità; quest'anno invece le alte temperature hanno portato ad una buona maturazione delle uve ed inoltre gli acini sono integri, senza segni di danneggiamento ad opera di agenti patogeni: il tutto sembra far preannunciare che nel 2015 si potrà è produrre un ottimo vino passito: non resta che aspettare che il sole ed il vento settembrini facciano il loro dovere e fra circa due mesi potremo passare alla pigiatura.